Turista Russo Critica Rimini

by Tommaso Scattolari

Una lettera di un turista russo indirizzata agli albergatori di Rimini sta facendo il giro di tantissime chat. In questa lettera, l’uomo racconta che prima del conflitto tra Ucraina e Russia, ogni albergo di Rimini aveva menu in russo e bandiere russe esposte, e che per anni l’industria turistica di Rimini ha fatto affari con gli ignari turisti russi, facendoli pagare prezzi molto più elevati rispetto agli altri turisti.

 

L’autore della lettera sostiene che la guerra non dovrebbe essere al centro della questione, ma che se le persone aprissero gli occhi, vedrebbero tutto ciò che la televisione non ha mai raccontato loro. Egli accusa gli albergatori di Rimini di aver vissuto con i soldi russi per anni, speculando, comprando case, pagando dipendenti e riempiendo i ristoranti e gli alberghi sul lungomare.

 

L’uomo continua dicendo che oggi la dignità degli albergatori è priva di senso critico, proprio come questa guerra. Egli sottolinea il fatto che tutti si dichiarano contrari alla guerra, ma continuano comunque a finanziare l’industria delle armi. Nonostante ciò, l’autore non vuole dipingere i russi come degli angeli, ma almeno non  ipocriti.

 

La lettera termina con un messaggio molto forte: il turista russo afferma che ha scoperto assieme a tanti altri amici le coste dall’altra parte dell’Adriatico, quelle dei Balcani, pagando meno della metà dei prezzi a Rimini e godendo di servizi comunque di altissimo livello. Egli conclude dicendo che continua a vivere l’Adriatico da un altro paese, ma che ha amato la Romagna, ha lasciato i suoi più bei ricordi pensando che fossero condivisi.

rimini

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Questa lettera fa riflettere sulle conseguenze della guerra e sul suo impatto sulla vita quotidiana delle persone. In questo caso, il turismo e l’industria alberghiera sono state colpite dall’impatto economico della guerra e dalla decisione dei turisti russi di evitare Rimini a causa del conflitto. La lettera mette anche in luce la questione dell’ipocrisia, in quanto molti si dichiarano contrari alla guerra, ma continuano a credere che finanziare l’industria delle armi sia corretto e utile. È importante che tutti riflettano su questi temi e lavorino insieme per trovare soluzioni pacifiche ai conflitti, in modo che le situazioni come quella descritta nella lettera non si verifichino mai più.

il Turista Russo si firma Alexander Petrusheva

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